Cosa fare in caso di morte?
Documenti morte
Quali sono le formalità da attuare in caso di decesso di un familiare?
Innanzitutto, ci sono delle incombenze legate al luogo in cui si è verificato il decesso del proprio congiunto, poi ci sono le pratiche cimiteriali e quelle necessarie alla successione. Inoltre, possono esserci anche pratiche burocratiche legate al trasporto del defunto o relative al procedimento di cremazione, se è stato scelto questo tipo di sepoltura. Vediamo di seguito in dettaglio alcune delle adempienze attorno all’organizzazione di un funerale.
Che cosa bisogna fare se il decesso di un familiare è avvenuto in casa?
In tale frangente, prima di tutto bisogna contattare il medico curante che accerterà le cause del decesso e compilerà il certificato ISTAT. Successivamente, bisognerà avvisare il medico necroscopo incaricato dall’azienda sanitaria competente che, non prima di 15 ore dalla morte e non oltre le 30 ore dalla stessa, effettuerà l’accertamento della morte e poi stilerà l’apposito certificato. Affrontati tali passi, un familiare del defunto o una persona delegata, entro le 24 ore dalla morte, dovrà presentarsi in Comune, all’ufficio dello Stato Civile, per denunciare il decesso e consegnare i certificati del medico curante e del medico necroscopo.
Come è effettuata la diagnosi o constatazione di decesso?
Innanzitutto, tale procedura può essere eseguita solo da un medico. L’accertamento del decesso va fatto controllando i parametri vitali fondamentali (cardio-circolatorio, nervoso e respiratorio).
Com’è strutturata la scheda Istat?
Questa particolare scheda deve essere compilata sul modello originale che l’ISTAT predispone annualmente. Il modulo si può trovare su internet (www.istat.it) oppure è reperibile fisicamente presso il Comune. In modo schematico essa è suddivisa in due parti:
• Parte A. Parte sanitaria che compilerà il medico che certifica la morte
• Parte B. Parte anagrafica che compilerà l’ufficiale di stato civile del Comune in cui è avvenuto il decesso
Nella parte A sono presenti i campi per i quali si richiede la compilazione per qualsiasi decesso. Riportiamo alcune sezioni: luogo del decesso, territorio in cui è avvenuto il decesso, riscontro diagnostico, causa della morte. Nella parte B, invece si devono riportare i dettagli relativi all’aspetto demografico: il sesso e il codice fiscale del defunto, il numero di atto di morte, la data del decesso, il grado di istruzione, la professione, la condizione professionale, il ramo economico in cui operava il defunto.
Che cosa succede se il decesso avviene in ospedale o in una casa di cura?
Se il decesso si è verificato in ospedale o in una casa di cura, sarà la struttura sanitaria a fornire le due certificazioni che saranno consegnate a un familiare o a una persona delegata, che poi le presenterà in Comune in contemporanea alla denuncia di morte.
Quali passi vanno affrontati se il decesso è stato improvviso o violento?
Se il decesso è avvenuto in modo violento o improvviso, in un luogo pubblico o per strada, ma anche nel caso di morte di soggetti che vivono da soli e non sono assistiti, si deve allertare l’Autorità Giudiziaria che effettuerà tutti i dovuti accertamenti e poi fornirà le indicazioni per rimuovere il corpo. Nel caso di incidenti stradali o quando il decesso si è verificato in luoghi pubblici, il defunto è trasportato all’obitorio, in attesa che il magistrato stabilisca come procedere, ad esempio richiedendo l’autopsia per conoscere la causa del decesso. Se invece il medico curante dichiara che le cause di morte sono naturali e l’autorità giudiziaria non mette vincoli, si potrà procedere con l’organizzazione del funerale.
Che cosa si deve fare se un familiare è deceduto all’estero?
Nel caso di morte avvenuta all’estero, i familiari devono prima di tutto avvisare il Consolato Generale o l’Ambasciata italiana per avere il nulla osta al rimpatrio del defunto. Infatti, il decesso di un cittadino italiano all’estero deve essere trascritto in Italia e affinché ciò avvenga servono: l’atto di morte emesso dall’Ufficio di Stato Civile competente, il certificato conforme all’originale e tradotto; la documentazione che attesta la cittadinanza del defunto, se non era già iscritto nello schedario consolare.
Quali sono le dichiarazioni e le denunce da effettuare in caso di decesso di un familiare?
Forniamo un elenco di quelle principali:
• Dichiarazione di successione. In seguito al decesso di un soggetto è necessario avvisare il fisco del passaggio del patrimonio ai suoi successori. Entro un anno dalla morte, pena l’applicazione di sanzioni, bisogna registrare presso l’Agenzia delle Entrate la dichiarazione di successione
• Dichiarazione TARSU/TARES. Se il defunto possedeva un immobile si deve informare il Comune della modifica del soggetto passivo d’imposta, da individuare nei successori subentranti, tramite apposita comunicazione all’ufficio competente
• Denuncia variazione Canone RAI. Se l’abbonato è deceduto, il successore non ancora titolare di canone TV deve richiedere l’intestazione a proprio nome del canone intestato al defunto tramite lettera raccomandata all’Agenzia delle Entrate, così potrà usufruire del periodo per il quale il canone è già stato pagato. Nel caso in cui il successore abbia già un canone dovrà richiedere l’annullamento di quello a nome del deceduto, sempre mediante raccomandata all’Agenzia delle Entrate